Lavoriamo il legno, una materia viva, ed ogni fase del nostro lavoro riflette il rapporto armonico che abbiamo con la natura.
Rispettarne i tempi, i ritmi, le esigenze dà continuità e valore a tutto ciò che produciamo.

Alla radice del processo

Le piante sono all’origine della vita. Il loro equilibrio ecologico è una risorsa preziosa e insostituibile per il nostro pianeta. Su questo affondano le radici del nostro operare, a partire dalla gestione e tutela delle piantagioni, italiane ed estere, di appartenenza al Gruppo Braga.
Per la maggior parte si tratta di piantagioni realizzate su terreni ex-coltivi, che incrementano la quantità di alberi sottraendo all’atmosfera parte del carbonio responsabile dell’effetto serra. Il resto è rappresentato da foreste naturali, in genere boschi misti. In entrambe le tipologie di piantagioni sono in atto programmi di ripopolamento in collaborazione con gli organi forestali, per far sì che l’equilibrio naturale e paesaggistico non subisca alcuna variazione.

Una scelta accurata

Una particolare cura è applicata ai sistemi di diradamento adottati. Nel caso delle piantagioni su terreni ex coltivi, il diradamento viene eseguito ogni 7/10 anni seguito dal taglio raso e dal reimpianto. Nel caso dei boschi naturali, il ciclo ha una durata ancora maggiore ed è finalizzato alla rinnovazione naturale del soprassuolo. Questo avviene attraverso un diradamento con criteri selettivi, che comporta la scelta accurata delle piante da abbattere da parte di personale altamente qualificato.

Un impegno certificato

Ci teniamo che i nostri pannelli portino negli ambienti la natura viva e salutare del legno da cui provengono. Ecco perché ci impegniamo a mantenere al minimo il livello di contenuto e di emissione di formaldeide. Un impegno garantito dalla certificazione CATAS e COSMOB, attraverso controlli periodici sulle fasi di produzione e sui materiali finiti.

Tutto ha valore

Gli alberi sono risorse naturali. E come tali preziosissime. Per questo non vogliamo che neppure la minima parte vada sprecata.
Il cosidetto legno di scarto accumulato durante la lavorazione e l’assemblaggio dei pannelli viene raccolto, selezionato e riutilizzato.
Il legno di scarto vergine, che non presenta cioè colla o altri agenti estranei, viene recuperato all’interno del Gruppo Braga, trasformato in pellets e tronchetti e rivenduto come materiale di combustione.

Di nuovo gli alberi

Le nostre piantagioni, nel tempo, non hanno cambiato aspetto. E questo è per noi motivo di orgoglio.
Il motivo è semplice: per ogni albero abbattuto ne piantiamo uno nuovo.
Siamo convinti infatti che il rendimento delle foreste deve soddisfare la domanda sia presente che futura, entro i limiti naturali del ciclo di crescita. Ciò significa che se un albero impiega 50 anni per diventare maturo per poter essere abbattuto, una cinquantesima parte della foresta deve essere tagliata ogni anno, e si devono eseguire opere di rimboschimento di uguali proporzioni.
È così che operiamo in ogni nostra piantagione.
Come nell’azienda forestale ungherese dove, in questi anni, sono state messe a coltura più di 135.000 pioppi.
O nelle piantagioni italiane, dove ogni anno i nuovi tagli vengono rimpiazzati per mantenere intatto il loro ciclo naturale.